Menù di Capodanno vegetariano: per accogliere il nuovo anno con gusto
State ancora rotolando dopo aver provato il menù di Natale ma avete ancora voglia di sperimentare per il cenone di Capodanno? E allora ecco a voi un nuovo menù completo vegetariano, per iniziare il nuovo anno nel migliore dei modi! Un menù in stile mediterraneo, che raccoglie ricette dal Medio Oriente fino al Portogallo, passando dalla Sardegna.
Cenone fortunato: falafel di lenticchie e tzatziki
Come apripista per un cenone di successo, vi propongo di sfruttare subito l’ingrediente protagonista di ogni Capodanno, garantendovi un po’ di buona fortuna: i falafel di lenticchie, un’alternativa al classico piatto.
Vi serviranno:
- 250 g di lenticchie rosse (lasciate in ammollo per ca. 2 ore)
- mezza cipolla bianca
- 1 spicchio d’aglio
- timo, cumino, sesamo, coriandolo e prezzemolo, a piacere
- b. olio EVO e sale
- un cucchiaino di bicarbonato e il succo di mezzo limone
- b. pangrattato
Frullate tutti gli ingredienti (tranne il pangrattato) con un mixer e lasciate riposare il mix ottenuto per circa 30 min in frigorifero. Formate poi delle palline e rigiratele nel pangrattato. Siete pronti per la cottura: io li preferisco fritti, ma potete anche cuocerli in forno.
Accompagnate i falafel con una salsa allo yogurt. Io adoro la salsa greca tzatziki (500 g di yogurt greco bianco, un cucchiaio di aceto, un cetriolo grande, e uno spicchio d’aglio grattugiati, olio EVO e un pizzico di sale) ma se non siete amanti dell’aglio, potete sostituirlo con limone e menta o altre erbe aromatiche.
In alternativa, potete preparare una salsa di lenticchie, carote, cipolle e timo. Ad un leggero soffritto di cipolle e carote aggiungete le lenticchie, un pizzico di sale e il timo, e ricoprite con acqua. Quando l’acqua si sarà asciugata, frullate.
Menù di Capodanno vegetariano in viaggio: dalla Grecia in Sardegna
Dalla Grecia voliamo in Sardegna per il primo piatto, i culurgiones fatti in casa. Per prepararli, potete seguire la ricetta di GialloZafferano. Giusto un paio di suggerimenti, per i quali ringrazio Roberta: il ripieno dovrebbe riposare in frigorifero circa 7-8 ore. Lasciandoli tutto questo tempo il sapore sarà più intenso e il ripieno più compatto, ma se proprio non avete tempo, non preoccupatevi, verranno buoni lo stesso! Inoltre, per stendere la pasta potete usare anche un matterello, se non avete una macchina per tirare la pasta. L’importante è raggiungere uno spessore di circa 1-2 mm. Infine, per me il diametro ideale dei dischi è circa 7 cm, ma consiglio comunque di non superare i 10 per non farli venire troppo grandi.
Anche se all’inizio potrà sembrare difficile riprodurre la caratteristica chiusura “sa spighitta” (“a spiga”) dei culurgiones, questa parte della ricetta è senz’altro la più divertente! Il mio consiglio per realizzare dei culurgiones perfetti è quello di guardare molti video su YouTube, in cui si può vedere il procedimento, spiegato in modo molto più chiaro di quanto possa fare io a parole. Secondo me, questo è uno dei video più esplicativi a riguardo. Guardatelo attentamente, e cercate di riprodurre il movimento. In pratica: si prende una noce di ripieno e si mette al centro del cerchio di pasta. Si prende un bordo del cerchio e si “pizzica”, ripiegando la pasta sul ripieno. Si procede a pizzicare la pasta, una volta a sinistra e una volta a destra, continuando a ripiegare i lembi uno sull’altro, fino a chiudere il culurgione. Probabilmente i vostri primi culurgiones potranno non essere bellissimi, ma non demordete e continuate a provare! Una volta capito il movimento sarà facilissimo!
Proseguite con il procedimento fino a consumare tutto l’impasto e cuocete i culurgiones. Versateli la pasta bollente e salata un po’ per volta, avendo cura di non ammassarli troppo. Dal momento in cui i culurgiones salgono a galla, li potete togliere dopo circa 1 minuto. Scolate quindi i culurgiones, conditeli e aggiungere una foglia di basilico o menta per guarnire, e una spolverata di pecorino!
Ancora fame?
Arriva il secondo, che lascerà i vostri ospiti a bocca aperta: il polpettone di zucca, spinaci e funghi! Il piatto è semplice da preparare, ma in questo caso un video sarà meglio delle parole: trovate la ricetta qui (in inglese)
Finire l’anno con una torta alla birra portoghese
Per concludere, una ricetta scovata in un libro di ricette portoghesi rivisitate in chiave vegana: una facilissima torta alla birra!
Un dolce vegano, con pochi ingredienti, velocissimo e davvero delizioso!
Procuratevi:
- 210 g farina di tipo 00 e 70 g di farina integrale
- 200 g di zucchero di canna setacciato
- 2 cucchiaini di lievito per dolci ed un pizzico di bicarbonato di sodio
- scorza di mezzo limone grattugiata
- un cucchiaio di semi di lino macinati
- 125 ml olio di semi
- 250 ml di birra
In una ciotola mescolate le farine, lo zucchero, il lievito, il bicarbonato, la scorza di limone e il macinato di semi di lino. A parte mescolate l’olio e la birra e versateli nella ciotola con le farine. Utilizzate una frusta a mano fino a ottenere un composto omogeneo. Potete personalizzare la torta aggiungendo anche delle noci o altra frutta secca tritata. Versate l’impasto in una teglia (noi abbiamo utilizzato una teglia lunga 22 cm e larga 8 cm) e infornate in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti circa. La vostra torta è pronta!
Non dimenticate di salutare quest’anno e dare il benvenuto al 2021 seguendo la tradizione spagnola: preparate 12 chicchi d’uva per ognuno dei commensali, da mangiare allo scoccare della mezzanotte, uno per ogni rintocco di campana! Perché farlo? Semplice, perché “Chi mangia uva a Capodanno, conta i quattrini tutto l’anno!”. Con questo antico proverbio, di buon auspicio, concludiamo il menù di Capodanno.
Se decidete di provarlo, non dimenticate di farci sapere come va!
Intanto Wanderwave vi augura uno splendido nuovo anno, ricco di nuove ricette dal mondo e – dita incrociate – di tanti altri viaggi!
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Cerco di seguire una dieta vegetariana e ogni tanto, in occasione delle feste, mi invento anche io menù senza carne e pesce buonissimi! Mi segnerò questi suggerimenti.